Rigenerazione urbana

Verona, nasce la Foresta DAS: Generali pianta 300 alberi in Lungadige Attiraglio

Foresta DAS Verona

Su iniziativa di Generali, nasce a Verona la Foresta DAS. Il colosso assicurativo ha infatti riunito circa 70 persone, tra dipendenti e collaboratori, per piantumare in un ettaro di terreno sito in Lungadige Attiraglio, 300 alberi di Paulownia.

L’iniziativa, patrocinata dalla seconda circoscrizione del Comune di Verona e realizzata in partnership con la società benefit Treebù, mira a riqualificare l’area del Lungadige Attiraglio ricompresa tra il centro città e i quartieri di Saval e Parona e a contribuire al percorso verso la riduzione delle emissioni di CO₂e nell’ambiente.

Gli alberi piantati

La Paulownia è un albero molto utilizzato nei programmi di riforestazione poiché cresce velocemente (5-6 metri in un anno), ha un altissimo potere di assorbimento di CO₂e, bonifica il suolo e ha un'ottima resistenza a parassiti e condizioni climatiche avverse.

Inoltre, produce legno pregiato che garantisce più cicli di utilizzo, ed è quindi per sua natura particolarmente sostenibile.

«Per noi di Das è un orgoglio presentare un’iniziativa concreta sul nostro territorio, che testimonia ancora una volta il nostro impegno ambientale e sociale, orientato al bene del Pianeta e della collettività – ha commentato Roberto Grasso, Director & General manager di Das. Quello che stiamo facendo oggi, la creazione di un polmone verde nel cuore di un’area urbana, è infatti un’azione tangibile che, attraverso la compensazione, concorre alla progressiva riduzione del nostro impatto ambientale. L’obiettivo, anche grazie al supporto di società come Treebù, è quello di contribuire, in modo sostenibile, alla valorizzazione del nostro territorio e, attraverso il diretto coinvolgimento delle persone, all’educazione ai temi di sostenibilità e al ruolo delle piante, che rappresentano un alleato fondamentale nella lotta al riscaldamento climatico e dimostrano una straordinaria capacità di rispondere ai cambiamenti dell’ambiente».