Una raccolta netta di risparmio gestito pari a 1,6 miliardi di euro e un totale di masse amministrate e gestite che tocca i 19,6 miliardi di euro (+20%). Sono i dati di chiusura 2012 di Azimut che, creata 20 anni fa, ha continuato nel suo trend di crescita permettendo agli azionisti di ottenere ottime performance (+207% l’IPO Azimut dal 2004 al 2012).
Alto profilo per i wealth manager
Frutto di un profondo lavoro di cambiamento e ristrutturazione, il Gruppo Azimut può inoltre contare sulla divisione Wealth Management che, a distanza di tre anni dal suo lancio, ha raggiunto i 2,913 miliardi di euro (+1,940 miliardi in tre anni) di masse in gestione, con una raccolta gestita aumentata di 1,8 miliardi in tre anni di attività. Grazie a una evoluzione dell’offerta e a una nuova struttura di professionisti: inaugurato nel 2009 con solo 42 persone dedicate alla divisione, oggi il Wealth Management di Azimut conta 122 persone, con un focus particolare sui Top Banker provenienti da altri istituti bancari nazionali e internazionali.
Previsioni di crescita: 4 miliardi di euro l’anno
Gli obiettivi del Gruppo per il futuro puntano, quindi, sempre più in alto: raggiungere, come nel 2012, 1,5 miliardi di euro di raccolta nel 2013 e arrivare a 27 miliardi di euro di masse in gestione a fine del 2014. Un obiettivo non facile da raggiungere se si pensa che oggi il Paese ha sempre meno ricchi e la capacità di risparmio degli italiani sta soffrendo. «Per raggiungere i 27 miliardi di euro di masse in gestione facciamo affidamento sulla dinamica dei nostri asset che, di anno in anno, hanno registrato un aumento di 4 miliardi di euro – dichiara Giuliani. L’espansione verso i Paesi esteri, in particolar modo quelli emergenti, come il Brasile, altre regioni del Sud America e dell’Est Europa, e la divisione Wealth Management con il suo obiettivo di 5 miliardi nel 2015, potrà contribuire alla nostra previsione di crescita di 8 miliardi di euro di massa nei prossimi 2 anni».
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