Carige. Arriva l’ok alla vendita delle sofferenze

Carige è pronta a procedere sulle sofferenze. Il CdA approva la strategia NPE 2018-2020, insieme agli accordi con IBM per l’outsourcing del sistema informativo di gruppo. Arriva un freno invece all’emissione di un bond subordinato.

Carige cederà un miliardo di NPL e 700 milioni di UTP

Come annunciato in precedenza, anche in merito all'accordo con IBM, la banca venderà un miliardo di NPL e 500 milioni di UTP nel 2018, insieme a ulteriori 200 milioni di UTP nel 2019, “effettuando le conseguenti valutazioni in merito al trattamento dei relativi effetti in sede di First Time Adoption (“FTA”) dell’applicazione del nuovo principio contabile internazionale IFRS9”, come si legge in una nota. I crediti in sofferenza saranno ceduti nella forma della cartolarizzazione pubblica avvalendosi della garanzia statale (GACS) sul titolo senior.

Gli impatti sul CET1

L’operazione partirà nel secondo trimestre del 2018 e l’impatto stimato sul CET1 ratio “fully loaded” sarà dell’ordine di circa -160 bps. L’obiettivo è ridurre lo stock complessivo delle sofferenze del 56% rispetto ai valori del 2017 e raggiungere i seguenti obiettivi entro il 2020:
- importo del credito deteriorato pari a circa 2,1 miliardi di euro;
- NPE ratio lordo e netto rispettivamente pari all’11,6% e al 5,8%;
- coverage medio al 53,7%.