CCB. Tutto pronto per diventare Capogruppo

Cassa Centrale Banca BTL

Cassa Centrale Banca è sempre più vicina alla trasformazione in Capogruppo. Forte di un nuovo nome, un nuovo statuto e al lavoro sull’aumento del capitale sociale, la strada è ormai tracciata.

Credito Cooperativo Italiano

CCB si chiamerà Credito Cooperativo Italiano SpA, una volta iscritta all’albo dei gruppi bancari. Il nuovo statuto ha invece stabilito che gli amministratori potranno essere scelti solamente tra le banche affiliate. Queste ultime devono però essere in linea con i requisiti di adeguatezza patrimoniale e i requisiti prudenziali nei tre esercizi precedenti, rispettare il contratto di coesione e non aver subito sanzioni.

Le nuove regole per il CdA

Non sarà considerato indipendente inoltre chi ha rivestito incarichi, è stato esponente aziendale o ha fatto parte dell’alta direzione di BCC, società o enti operanti nel settore del credito cooperativo nei precedenti 5 esercizi. Il CdA sarà composto da 15 amministratori, compreso il Presidente e uno o due Vice: 10 membri nominati tra le banche affiliate, 5 indipendenti.

L’aumento di capitale

Il CdA di CCB intanto ha ottenuto la delega per aumentare il capitale sociale mediante l’emissione di azioni ordinarie o obbligazioni convertibili. Nelle prossime settimane poi le assemblee straordinarie delle BCC, Casse Rurali e Raiffeisen dovranno validare le decisioni e i nuovi statuti.

«È l’ennesimo storico momento per la nostra realtà – commenta Giorgio Fracalossi, Presidente di CCB. Un percorso iniziato a Milano nel 2015 con l’annuncio alla Borsa di Milano. Insieme stiamo facendo qualcosa davvero importante e innovativo per il movimento del credito cooperativo».