Crédit Agricole: 625 milioni di investimenti in Italia

Credit Agricole relatori

625 milioni di investimenti in Cariparma. Crédit Agricole ha presentato i propri progetti nel nostro Paese, dalla banca retail all’acquisizione di Pioneer da parte di Amundi.

300 customer journey verso il digitale

Al centro della presentazione (metà in italiano, metà in francese) il ruolo dell’Italia all’interno del piano Strategic Ambition 2020, che prevede tra l’altro importanti investimenti nel digitale, con la digitalizzazione di 300 “customer journey”, cioè processi centrati sul cliente. Di questi, circa la metà sono già disponibili nel digitale ma l’obiettivo è di arrivare al 100% entro fine 2019. E poi ci sono gli obiettivi più commerciali legati alla crescita delle sinergie, che dovrebbero passare da 7,8 miliardi a 8,8 miliardi nel 2019.

12mila nuovi clienti sul conto online

In Italia, il valore del cross selling dovrebbe salire invece dai 576 milioni del 2015 agli 800 stimati per il 2019. Anche grazie alle buone peformance di Agos e alla joint venture con Indosuez per il wealth management. Nello sviluppo dei servizi digitali, Cariparma ha lanciato una nuova piattaforma digitale per mutui (Mutuo Adesso) e conti correnti (Conto Adesso) con l’acquisizione di 12mila clienti sul conto online: la digitalizzazione dei processi in ottica user experience ha ridotto i tempi necessari per l’apertura di un conto a 15 minuti.

Rete di consulenti e filiali di nuova generazione

Per quanto riguarda la presenza sul territorio, Cariparma sta agendo sullo sviluppo di un network di consulenti finanziari e sul redesign della filiale. Finora sono entrati nella rete Cariparma circa 100 consulenti e la previsione è di arrivare a 300 entro fine 2018. Sul fronte filiali, nel 2017 il 40% degli sportelli adotterà il modello cashless, senza gestione fisica dei contanti, mentre già sono già 21 le filiali Cariparma con il nuovo layout e l’obiettivo è di arrivare 73 entro fine 2017. Sul fronte risorse umane sono previste iniziative di assunzione e di uscita, che ci concluderanno con un ingresso netto di 500 nuove risorse.

Rebranding con Crédit Agricole

E poi c’è l’attività di rebranding, avviata dal Gruppo a livello internazionale e che in Italia ha visto il marchio Crédit Agricole arrivare anche nelle filiali Cariparma. Come ha sottolineato Giampiero Maioli, è una logica che risponde a un mercato che richiede sicurezza, brand globali e solidità. E da questo punto di vista Crédit Agricole, tra le prime banche europee e mondiali per diversi indicatori, offre certamente queste garanzie.

Fusione Pioneer-Amundi dal secondo semestre 2017

Soprattutto dopo l’acquisizione di Pioneer da parte di Amundi, che darà vita a una nuova realtà fortemente posizionata anche in Italia, Austria e Germania. Di fatto, l’Italia diventerà il secondo mercato domestico di Amundi, con un importante concentrazione di competenze a Milano. Il piano prevede nella seconda metà del 2017 l’inizio della fusione, affidata a un Team di gestione già costituito: la migrazione dei sistemi IT dovrebbe concludersi nel 2018.

In foto Giampiero Maioli, Senior Country Officer di Crédit Agricole in Italia; Xavier Musca, Deputy Ceo Crédit Agricole; e Yves Perrier, CEO Amundi Group.