Eventi catastrofali: quanto costa l’assenza di protezione

L’Italia resta in ritardo nella copertura del rischio da catastrofe naturale, secondo i dati diffusi da Aon Benfield nel suo “Annual Global Climate and Catastrophe Report” elaborato dal centro Impact Forecasting. Gli eventi catastrofali hanno causato 200 miliardi di dollari di danni a livello mondiale nel corso del 2012: in Italia, il solo terremoto in Emilia Romagna ha provocato danni per 12 miliardi di euro, ma con poco più di un miliardo di perdite assicurate stimate.

Quel gap tra danno economico e danno assicurato
Proprio i dati relativi al terremoto in Emilia Romagna fotografano il ritardo nella copertura del rischio da evento catastrofale: se il sisma è infatti il terzo evento catastrofico dell’anno per quanto riguarda il danno economico provocato, prendendo come parametro i danni assicurativi connessi a calamità naturali il terremoto in Emilia scende all’ottavo posto.

Difficoltà per la copertura terremoto sui residenziali
La forbice tra danno economico e danni assicurati si spiega con l’esistenza di coperture assicurative contro il terremoto per esercizi commerciali, attività industriali ed enti pubblici ma con la grande difficoltà, prima del verificarsi dell’evento sismico, di stipulare una polizza che proteggesse la propria abitazione dai danni generati da un terremoto. Le compagnie, sottolinea il report di Aon, “non concedevano la copertura terremoto sui residenziali per la difficoltà oggettiva di tarare la tariffa di rischio adeguata per tale estensione e al fine di evitare il problema dell’anti selezione del rischio”.

Più richieste di copertura dopo il sisma
Dopo il maggio del 2012, la domanda dei privati per questo tipo di copertura è aumentata in misura considerevole e le compagnie hanno incominciato ad attivarsi per allargare l’offerta di prodotti, anche grazie all’impatto emotivo che il terremoto ha avuto sulla popolazione a livello nazionale. «Alla luce dell’attività di modellizzazione del rischio terremoto/alluvione che ci identifica come punto di riferimento per il mercato italiano abbiamo registrato una forte richiesta da parte delle aziende assicurative italiane finalizzata a un nostro intervento di quantificazione del grado di rischiosità del portafoglio incendio conseguente all’estensione della garanzia catastrofale ai rischi residenziali – commenta Vincenzo Cacia, Responsabile Treaty Dept. Aon Benfield Italia. Il nostro contributo consente ai nostri clienti di determinare un tasso tecnico terremoto sul residenziale a seconda del “business plan” che ci viene presentato. Le nostre analisi si basano su una mappatura di rischio estremamente granulare, per CAP, che la Direzione dell’azienda fornisce di concerto con la propria rete di vendita, a seconda della spinta commerciale e degli appetiti di rischio della compagnia. Le nostre modellizzazioni permettono inoltre di quantificare gli impatti di una tale scelta strategica sul capitale aziendale e sul fabbisogno di copertura riassicurativa rispettando i parametri imposti da Solvency II».

Non c’è stato solo il terremoto, nel 2012. La siccità estiva ha causato danni ingenti all’agricoltura italiana, con perdite stimate intorno al milione di euro e in gran parte non assicurate.