WealthTech

Azimut acquista una partecipazione in Virtual B. Nuovo nome, Wealthype

Azimut Wealthype

Da sinistra: Serena Torielli, AD e co-fondatore di Wealthype, Alessandro Zambotti, Amministratore Delegato e CFO del Gruppo Azimut, e Giorgio Medda, Amministratore Delegato e Global Head of Asset Management & fintech del Gruppo Azimut

Azimut investe in Virtual B, azienda WealthTech specializzata in AI e data analytics per il settore del wealth management, che cambia la sua denominazione in Wealthype.

Obiettivo dell’operazione e del rebranding è far crescere, anche all’estero, la piattaforma di consulenza finanziaria di Wealthype.

Tra gli azionisti storici rimane nel capitale con una quota significativa la CC Holding di Claudio Costamagna, socio fondatore.

Quale il business di Wealthype?

Wealthype (già Virtual B) ha sviluppato una innovativa di consulenza finanziaria basata sull’uso intensivo dell’Intelligenza Artificiale.

Si tratta di un “recommendation system” basato su algoritmi e tecnologia proprietarie, sviluppato dai data scientists di Wealthype, che consente alle aziende che distribuiscono prodotti finanziari e assicurativi una completa personalizzazione della proposta, secondo i dettami regolamentari e in linea con gli specifici bisogni e obiettivi di ogni cliente.

Investire in soluzioni innovative

«Quello che noi facciamo è mettere al servizio dei consulenti finanziari le potenzialità dell’AI, per massimizzare non solo la produttività, ma anche il benessere finanziario dei clienti finali», dichiara Serena Torielli, amministratore delegato e co-fondatore di Wealthype.

«L’integrazione della tecnologia nell’asset management ha il potenziale di creare un’esperienza personalizzata per i clienti – aggiungono Giorgio Medda, Amministratore Delegato e Global Head of Asset Management & fintech del Gruppo Azimut, e Alessandro Zambotti, Amministratore Delegato e CFO del Gruppo Azimut. La partnership con Wealthype è uno sviluppo importante per il Gruppo che dimostra il suo impegno ad investire sui migliori talenti del mercato».