ICBPI diventa Nexi: “saremo la paytech delle banche”

La PayTech delle banche. Così si definisce Nexi, il nuovo brand che rilancia l’offerta di Gruppo ICBPI. Al centro dell’offerta i pagamenti digitali con 1 miliardo di investimenti nei prossimi 5 anni.

Nexi Paolo Bertoluzzo

Raddoppiare il mercato dei digital payments

L’obiettivo è in qualche modo storico: colmare il divario tra Italia ed Europa per quanto riguarda i pagamenti digitali, sia con gli strumenti esistenti sia con quelli che arriveranno in futuro. Anche solo passare dal 20% di transazioni digitali al 40%, allineandoci alla media UE, significherebbe espandere il mercato di 2 miliardi di euro l’anno. Ma l’unico modo per farlo è conquistare la quotidianità di clienti e merchant, oggi dominata dal contante, puntando su strumenti e servizi innovativi. Da qui la scelta di abbandonare un brand storico come CartaSi (che si chiama ora nexi payments), distaccandosi dal concetto di “carta”.

Questione di economie di scala

Non è più il momento di pensare ai singoli strumenti di pagamento: il ritmo dell’innovazione lascia pensare che tra un decennio potremmo anche pagare con soluzioni molto diverse sia da quelle oggi diffuse sia da quelle emergenti. La prima sfida è avere le dimensioni necessarie per competere sul mercato, «perché il business dei pagamenti sta diventando veloce e specialistico – spiega Paolo Bertoluzzo, CEO di Nexi – e richiede investimenti e competenze importanti, sostenibili solo dalle realtà capaci di fare economie di scala». Da qui il percorso che ha portato l’ex Gruppo ICBPI prima all’acquisizione da parte dei fondi Advent International, Bain Capital e Clessidra (tramite Mercury Italia), poi ad acquisire Bassilichi e Setefi (ora Mercury Payment Services). L’operazione Nexi riguarda, per ora, solo i brand: ma è probabile che in futuro anche l’assetto societario verrà razionalizzato.

Ripensare l’offerta e le soluzioni

La nuova offerta commerciale, invece, parte da subito, con l’obiettivo di porsi in modo nuovo con gli interlocutori tradizionali. In primis le banche: che pesano molto più di un tempo nell’azionariato, ma hanno anni di collaborazione alle spalle e sono a contatto diretto con il merchant. «Le banche integrano le nostre soluzioni di pagamento in una relazione più ampia con i loro clienti – afferma Bertoluzzo. Punteremo sull’innovazione per migliorare la customer experience di merchant e consumatori. Con l’obiettivo finale di sviluppare tutti insieme il mercato e fare crescere i pagamenti digitali».

App e POS per l’esercente

Il merchant resta il baluardo da conquistare. Nexi punta su:

• un’offerta entry level, Nexi Start, per gli esercenti senza POS: da marzo 2018 con un solo canone mensile si prenderà il POS con i primi 1.000 euro di transato e una commissione unica per tutte le carte oltre i 1.000 euro;
• smart e mobile POS: in arrivo un terminale Android (targato Poynts, in esclusiva per l’Italia, da metà 2018) e un nuovo mobile POS con device Ingenico e applicativo/tastiera per il PIN direttamente su telefono (da marzo 2018);
Nexi Business: una app che sfrutta gli analytics per fornire al commerciante una visione complessiva e di dettaglio degli incassi digitali, così come sul confronto del proprio business con la concorrenza nella stessa area geografica e categoria merceologica.

Le novità per l’issuing

Parlare di innovazione significa però anche lanciare nuovi prodotti e servizi per sostenere l’uso quotidiano dei pagamenti digitali. Ecco quindi una sintesi delle novità di Nexi:

• arriva Apple Pay per le carte CartaSi (entro fine 2017) su Nexi Pay, la app che permette tra le altre cose la gestione delle proprie carte, il monitoraggio delle transazioni, la rateizzazione degli acquisti con Credit Easy Shopping. Nexi Pay consentiva già il pagamento con HCE e smartphone Android;
Nexi Debit: carta di debito su circuito internazionale Visa e Mastercard;
• la carta black con il c-less: una carta premium in metallo, la prima al mondo che integra un chip contactless, si chiama Nexi Black;
• un chatbot per l’assistenza clienti, con riconoscimento del linguaggio naturale.

L’offerta Nexi per le banche

Lato banche, invece, l’offerta Nexi verte su:

instant payments: al via da inizio 2018 oltre dieci banche e due centri servizi sulla piattaforma ACH di Nexi, basata su quella della danese Nets;
ATM evoluti: con tre categorie di macchine di ultima generazione per automatizzare le attività di cassa e digitalizzare quelle di filiale;
• un nuovo digital banking, in versioni business e corporate, per grandi aziende e PMI, focalizzata su funzioni transazionali e lending.