Il settore italiano del Mobile è uno dei comparti che maggiormente rappresenta il Made in Italy a livello internazionale e ha mostrato nell’ultimo biennio un buon livello di resilienza, nonostante un fatturato in calo nel 2023 (circa -3% rispetto al 2022) e un 2024 caratterizzato da un contesto economico e geopolitico globale incerto.
Le dinamiche del credito, la rischiosità e lo scenario delle imprese del Mobile sono stati analizzati dall’Osservatorio Imprese di CRIF in un focus dedicato.
In calo il credito erogato
Secondo l’Osservatorio CRIF, prendendo in considerazione le Società di Capitali del settore del Mobile (circa 8mila aziende), il 2024 ha visto un calo degli importi erogati di circa il -3% rispetto al pari periodo dell’anno precedente, come possibile conseguenza del trend di decrescita del fatturato a partire dal 2023, che dovrebbe essere confermato anche su base 2024.
Ciò può essere considerato come una risposta al ridimensionamento della domanda di soluzioni di arredamento, dopo un biennio di tassi di crescita straordinari fortemente influenzati dalla presenza di sistemi incentivanti.
La rischiosità potrebbe aumentare
Relativamente alla rischiosità delle imprese, il tasso di default delle Società di Capitali del Mobile a giugno 2024 si è attestato al 2,32%, rispetto al 2,46% del dato medio nazionale. A dicembre 2024 il settore continua a essere sostanzialmente in linea con il tasso di default medio nazionale (tasso di default settore Mobile circa 0,9x rispetto alla media), anche in termini di crescita del rischio rispetto a giugno 2024.
L’evoluzione della rischiosità del settore è stata influenzata, oltre che da una domanda interna in contrazione, anche da uno scenario economico e geopolitico a livello globale molto volatile, che ha negativamente impattato i volumi esportati con dinamiche eterogenee a livello di mercati di sbocco dell’export.
L’attuale contesto internazionale, e in particolar modo le scelte dell’amministrazione statunitense in merito all’applicazione di dazi su prodotti importati, rappresenta un elemento che potrebbe fortemente influenzare l’andamento della rischiosità degli operatori di settore. Questo anche alla luce della forte propensione all’export del comparto, che vede negli Stati Uniti uno dei principali canali di vendita.
I dazi restano osservato speciale non solo per i potenziali effetti diretti sul mercato statunitense, ma anche per quelli collaterali che potrebbero riguardare l’aumento della pressione competitiva sugli altri mercati o le scelte di politica monetaria in termini di andamento dei tassi di interesse. Di conseguenza, ciò potrebbe determinare un incremento della rischiosità a livello settoriale.
Le performance del settore dall’analisi dei bilanci
L’analisi dei bilanci 2023 conferma un profilo di rischio del settore del Mobile sostanzialmente in linea con il dato nazionale. In particolare, in termini di leva finanziaria, il comparto si pone su livelli leggermente migliori rispetto al dato nazionale (2,7x del settore vs 3x mediana nazionale), mostrando una buona tenuta nonostante un 2023 caratterizzato dal calo del fatturato e da un contesto economico incerto.
In termini di profilo della liquidità e copertura degli interessi, il settore mostra invece performance leggermente peggiori rispetto alla mediana nazionale (profilo della liquidità circa 120% vs 130% mediana nazionale, copertura degli interessi circa 9x vs 12x mediana nazionale), ma comunque accettabili per quanto riguarda il profilo mediano della rischiosità delle aziende che lo compongono.
Le imprese del settore per forme giuridiche e aree geografiche
Il settore italiano del Mobile è costituito da circa 20.000 imprese, rappresentate per il 40% da Società di Capitali, il 22% da Società di Persone e il restante 38% da Ditte individuali.
In termini di distribuzione territoriale, le aziende del comparto sono prevalentemente localizzate nel Nord-Italia (circa il 57% del totale), con una particolare presenza in Lombardia (21%) e Veneto (16%).
Con riferimento alle sole Società di Capitali con bilancio 2023 depositato, il settore è composto in larga misura da imprese con fatturato inferiore ai 2 milioni di euro, presentando però una minore incidenza rispetto al dato nazionale (70% del totale settore vs 85% del totale Italia). Sempre confrontando la distribuzione del comparto con quella nazionale, le aziende del Mobile mostrano una concentrazione doppia rispetto al totale Italia nelle classi di fatturato superiore ai 2 milioni di euro.
Questo articolo è stato pubblicato sul numero di aprile 2025 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.