Barometro Minibond

Nel 2023 rallenta il mercato dei minibond

Osservatorio minibond

Il mercato italiano dei Minibond per il 2023 conta 131 emissioni, per un controvalore totale di 721,4 milioni. Numeri in riduzione rispetto al 2022, anno in cui furono registrate 302 emissioni per oltre un miliardo e mezzo di euro.

Questo il quadro che emerge dal nuovo “Barometro Minibond” pubblicato da Azimut Direct.

Bene l’ultimo trimestre 2023

L’ultimo trimestre 2023, in particolare, ha registrato 45 emissioni, tutte in private placement, per un ammontare di 255,5 milioni: i valori medi sono un taglio di 5,9 milioni, cedola annua 8,66% (calcolata sulle sole emissioni a tasso fisso) e scadenza a 5,2 anni.

Per quanto riguarda l’evoluzione storica di questo strumento finanziario, è possibile evidenziare che, dal 2018 a oggi, i minibond emessi in totale sono stati 1.245, di cui 151 quotati sul segmento ExtraMOT Pro3 e 1.094 collocati privatamente, per un controvalore totale di oltre 7,3 miliardi di euro.

Taglio e scadenza media rimangono sostanzialmente stabili, mentre a cambiare è la cedola annua, in aumento rispetto al valore registrato al 31.12.2022 (+4,36%).

Nord Italia in testa

Per quanto riguarda la localizzazione geografica, il 71% circa delle emissioni si concentra in cinque regioni: Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, Piemonte e Lazio, per un controvalore pari a circa 5,4 miliardi.

Infine, per quanto riguarda la diffusione nei diversi comparti, la maggior parte dei minibond è stata emessa da imprese industriali, con 233 emissioni, per un ammontare totale superiore a EUR 1,3 miliardi.

Come leggere questi dati?

Il calo di emissioni nel 2023 segue il generale calo delle erogazioni di credito alle imprese conseguente al rialzo dei tassi di interesse ed ha inoltre molto probabilmente, un legame con la maggiore facilità per le imprese di accedere al credito sotto forma di direct lending garantito, grazie alle garanzie pubbliche SACE e MCC, oggi in fase di riformulazione.