Più fatture insolute per Commercio e Sud Italia
A gestire il maggior numero di fatture insolute sono le imprese che operano nel settore del commercio (87,6%) e le realtà del Sud Italia (81%). Oltre a dover ricorrere al recupero crediti, le PMI e i liberi professionisti richiedono assistenza legale nell’area dei contratti commerciali, in particolare per la redazione di un contratto (esigenza riscontrata nel 10% dei casi ma con una percentuale che arriva quasi al 23% per gli studi di ingegneria e fino al 25% per quelli di architettura).
Controversie e contestazioni
Al netto delle controversie per fatture insolute, nell’ultimo biennio un imprenditore su 5 ha dovuto far fronte a controversie per la disdetta di contratti commerciali, mentre il 16,8% ha dovuto gestire contestazioni su prodotti e servizi ordinati dai propri fornitori. Frequenti anche le necessità di assistenza per la redazione o l’interpretazione di un contratto (richiamate rispettivamente dal 29,5 e dal 12,2% di PMI e professionisti).
«Per risolvere questi problemi il 79% di PMI e liberi professionisti – spiega Roberto Grasso, Direttore Generale e Amministratore di DAS Italia – si rivolge principalmente all’avvocato di fiducia, il 15% alle proprie associazioni di categoria. Ancora molto basso il ricorso alle coperture assicurative di tutela legale, conosciute solo dal 30% del tessuto economico intervistato e acquistate ancora oggi da una minima parte di imprenditori e professionisti. Eppure questa soluzione assicurativa registra indici di soddisfazione molto più elevati rispetto alle altre opzioni, in termini di efficacia, velocità e competenza».
Il costo delle spese legali
Dall’indagine di DAS Italia emerge che oltre il 42% delle imprese nel corso del 2015 ha pagato almeno 1.000 euro per spese legali, mentre un terzo degli intervistati non conosce l’entità delle spese necessarie a dirimere le controversie sorte nell’ambito della propria attività aziendale.
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