InfoCert: l’identità digitale si ottiene anche via webcam

L’identità digitale si richiede anche via webcam. InfoCert, società del Gruppo Tecnoinvestimenti, punta sull’innovazione nel Sistema Pubblico per l’Identità Digitale (SPID), il progetto che prevede un set di credenziali unico per l’accesso a tutta la P.A. online: gli utenti potranno richiedere la propria chiave di autenticazione anche a distanza, collegandosi tramite webcam con un operatore.

L’accesso alla P.A. in pochi semplici passaggi

Il servizio si chiama InfoCert ID e richiede pochi passaggi interamente online per ottenere l’account certificato, utile per accedere ai servizi di tutti i siti web che sono parte del circuito SPID, ad esempio quelli di INPS, INAIL o Agenzia delle Entrate. Evitando così code agli sportelli e risparmiando tempo. Ci si registra tramite il sito di InfoCert, si attende il contatto via webcam con un operatore e, avendo a porta di mano carta d’identità, codice fiscale e il proprio smartphone, in 6 minuti l’intera procedura viene conclusa: l’addetto scatta una foto ai documenti dell’utente e invia un codice identificativo via sms con il quale poter visualizzare sul portale le credenziali richieste. Il tutto garantisce, inoltre, la massima affidabilità, poiché la comunicazione video con l’assistente viene registrata e ha validità legale come prova in caso di frodi.

InfoCert in prima linea per la digitalizzazione

«In pochi anni, lo scenario della digitalizzazione è cambiato rapidamente: dalla PEC alla firma digitale sono molti i servizi che InfoCert ha sviluppato e su cui continua a lavorare – afferma Danilo Cattaneo, Amministratore Delegato di Infocert. L’Italia punta, infatti, ad adeguarsi sempre di più alle nuove tecnologie europee e alla diffusione di una maggiore affidabilità dei servizi digitali e in rete. Se è la sicurezza che preoccupa gli italiani, il nuovo progetto per l’identità digitale è una grande conquista nel tema dell’innovazione. Per questo InfoCert conta di coinvolgere nel mondo di SPID non solo sempre più enti della P.A., ma soprattutto i privati e le banche. Gli istituiti di credito, in particolare, avrebbero non pochi vantaggi dall’introduzione del servizio: ad esempio per semplificare i sistemi di verifica dell’identità dei clienti che utilizzano le funzionalità online e assicurare una tutela contro i furti informatici».