Intesa Sanpaolo e SIMEST spingono le PMI italiane nell’hi-tech cinese

SIMEST e SIBAC, partecipata cinese del Gruppo Intesa Sanpaolo, firmano a Pechino due accordi strategici con il China-Italy Technology Transfer Center. L’obiettivo è agevolare il processo di internazionalizzazione delle PMI italiane e aprire un canale di collaborazione anche per enti universitari, centri di ricerca e altri soggetti interessati

Sostenere l’ingresso delle PMI italiane nel settore cinese dell’hi-tech e la cooperazione internazionale tra aziende italiane e cinesi. E’ l’obiettivo dei due accordi firmati da SIMEST (Società Italiana per le Imprese all’Estero) e SIBAC (Shanghai Sino-Italy Business Advisory Company), partecipata cinese del Gruppo Intesa Sanpaolo e società di cui Simest è azionista strategico, con CITTC (China-Italy Technology Transfer Center).

Il senso dei due accordi è creare condizioni favorevoli affinché le imprese italiane che vogliono operare in Cina nel settore dell’hi-tech siano guidate nella conoscenza del mercato e accompagnate in maniera concreta e qualificata nei passaggi necessari. Una delle possibilità previste è la ricerca di partner locali per lo sviluppo congiunto di attività industriali e commerciali. L’iniziativa promossa da SIMEST e SIBAC apre un canale di collaborazione percorribile non solo dalle imprese, ma anche da enti universitari, centri di ricerca e altri soggetti che intendano intraprendere attività nel paese.

Il primo contatto per le aziende interessate sono il Desk Cina del Servizio Internazionalizzazione di Intesa Sanpaolo e il Dipartimento Promozione e Marketing di SIMEST.

Gli accordi sono stati siglati in occasione del convegno “Italia degli Innovatori”, alla presenza dell'ambasciatore d'Italia Attilio Massimo Iannucci, nell’ambito della “International Technology Transfer Beijing Conference 2012 & China-Italy Innovation B2B Conference”.