Semplificazione aziendale: i mercati apprezzano
È un fenomeno recente ma diffuso in tutta Europa quella fotografato da JP Morgan. L’acquisto di titoli nel giorno dell'annuncio di un disinvestimento o scorporo, in linea con operazioni di semplificazione aziendali, genera una sovraperformance media del 2,4% rispetto allo Stoxx 600, detenendo i titoli per i sei mesi successivi. Un risultato che diventa ancora più redditizio se si acquistano gli stessi titoli almeno 12 mesi prima dell’annuncio: l’alfa medio sale infatti al 14,6% rispetto al benchmark europeo. E le analisi delle imprese che operano semplificazioni aziendali danno credito al trend: tutte ottengono infatti un extra rendimento rispetto al settore di appartenenza.
Boom per l’M&A in Europa
Non stupisce allora come negli ultimi 18 mesi le attività di M&A strategiche abbiano preso slancio come mai prima. Un’occasione per ristrutturare e semplificare il modello di business, ma anche per puntare sulla crescita degli utili societari, sul consolidamento della fiducia tra i vari stakeholder e sull’aumento dei multipli. Due sono state del resto le formule di M&A più gettonate: il disinvestimento e lo spin-off delle attività non strategiche e sottoperformanti. E la presenza di acquirenti con abbondante liquidità di sciuro ha aiutato.
Tecnologia e attivismo i catalizzatori
Parliamo di una “passione” per l’efficienza che secondo lo studio è partita sulla spinta delle nuove tecnologie. Sempre più protagonista tra le imprese di tutti i settori e dimensioni, la digital transformation sta cambiando la distribuzione dei profitti e senza dubbio aiuta a ridurre la complessità. Più efficienza significa però anche maggiore attivismo: gli azionisti continuano infatti a promuovere programmi non finanziari per migliorare l’azienda lato governance, oltre a iniziative in ambito sociale e ambientale.
Tutti i settori verso l’efficienza
La semplificazione aziendale coinvolge poi tutti i settori. Tra le holding spiccono le operazioni delle case automobilistiche e delle grandi compagnie petrolifere ma nessuno è escluso: anche le imprese di medie dimensioni sono al lavoro sull’efficienza; in particolare è così nei comparti alberghiero, assicurativo e farmaceutico.