I prestiti degli italiani? Quasi un quarto sono mutui

Assofin Crif

Gli italiani continuano a investire nella casa. Resta stabile nel 2017 l’incidenza sul totale dei finanziamenti sia dei prestiti finalizzati sia di quelli personali, ma i mutui raggiungono quota 22,4%.

I muti protagonisti del 2017

È la fotografia scattata da un recente studio di Mister Credit (CRIF). Un quadro non tanto differente da quello del 2016: i finanziamenti più diffusi tra le famiglie italiane sono ancora una volta i prestiti finalizzati, pari al 43,6% sul totale ma in crescita solo dello 0,8%, mentre i personali si attestano sul 34% (+0,1%). Protagonisti del 2017 sono i mutui, i quali confermano l’importanza che la proprietà della casa ancora riveste in Italia. Del resto l’abitazione rappresenta oltre la metà della ricchezza totale delle famiglie e gli italiani che vivono in una casa di proprietà sono circa l’80%, una percentuale persino più elevata rispetto ai principali Paesi europei.

Mutui: boom tra i friulani e i lombardi

Gli italiani che richiedono più mutui sono i friulani, con il 31,4% dei contratti di credito attivi, seguiti dai lombardi con il 27,1% e dagli emiliani con il 27%. Fanalino di coda sono le regioni del sud e delle isole, in particolare Calabria, Sardegna e Campania, rispettivamente con il 14,5%, il 15,7% e il 16,2%. I prestiti personali vanno invece forte in Molise, con il 39,3%, davanti alla Basilicata, con il 37,5%. I prestiti finalizzati in Calabria e Campania, rispettivamente con il 51,9% e il 49,2% del totale. Non stupisce quindi come tra le prime regioni per il debito residuo troviamo proprio la Lombardia (con 42.644 euro pro capite), insieme al Trentino (con 41.709 euro).

Pari a 335 euro la rata media mensile

Complice il peso rilevante dei mutui, l’indebitamento residuo (cioè la somma degli importi pro-capite ancora da rimborsare per estinguere i contratti in essere) a livello nazionale resta più o meno in linea con il 2016, pari a oltre 33mila euro (-1,8% rispetto all’anno scorso). La rata media mensile degli italiani si attesta invece sui 355 euro (-1,5% rispetto al 2016). La rata più alta si registra in Trentino-Alto Adige con 415 euro, prima della Lombardia e del Veneto, entrambe con 401 euro. Seguono Toscana ed Emilia con 380 euro, mentre tra le regioni con le rate più leggere troviamo quelle del sud e delle isole: in primis la Sardegna con 299 euro.