MPS. Il private banking punta sulle competenze

Competenze, competizione, crescita. Tre “C” sintetizzano il programma dell’ultimo meeting annuale dei private banker di Banca MPS, 400 professionisti da tutta Italia riuniti a Roma per definire le strategie di sviluppo futuro.

MPS private banking Vitto

Competenze: formazione verso il tailor made

I banker hanno in primis definito i nuovi percorsi formativi, in collaborazione con 18 case di investimento internazionali. Programmi che si aggiungeranno a quelli già seguiti durante l’anno dai consulenti MPS e offerti da enti certificati, come l’Academy della London Stock Exchange. L’obiettivo è riuscire così a stare al passo con l’evoluzione del mercato, puntando su un servizio sempre più su misura per il cliente.

Competizione e crescita

Altra sfida è infatti essere competitivi, per non farsi battere sul tempo dai competitor. E qui entra in gioco la tecnologia: per questo i banker si impegneranno per sviluppare un modello di advisory integrato.

86 sedi private, 7 family office

Saranno quindi inseriti anche nuovi professionisti, che andranno a lavorare nelle 86 sedi private del Gruppo presenti in tutta Italia (dove la soglia di accesso è 500mila euro) e nei 7 family office (dove la soglia è invece pari a 5 milioni).

«Una formazione di elevato standing – commenta Federico Vitto, Responsabile della direzione Wealth Management di Banca MPS – consente ai nostri banker di migliorare le loro competenze integrandole con l’utilizzo di una tecnologia evoluta, che accelera i processi per proporre soluzioni personalizzate. Nel momento attuale il binomio tra tecnologia e competenza è l’elemento fondamentale per differenziarsi ed essere competitivi sul mercato».