CheBanca! e StartupItalia! hanno dato vita a una community delle startup fintech italiane. L’obiettivo è favorire lo scambio e il networking tra innovatori e start upper del settore fintech da tutta Italia dando vita un ecosistema capace di rivoluzionare e modernizzare il business del mondo bancario: come i pagamenti NFC e la sicurezza informatica.
«Il modello della banca generalista sarà sempre più difficile da sostenere – commenta Roberto Ferrari, Direttore Generale di CheBanca! – troppo costoso, soprattutto per via della sua struttura: d’altronde sempre meno clienti vanno in filiale e su 31mila agenzie aperte ce ne sono almeno 10mila in cui il traffico della clientela si è ridotto drasticamente. La trasformazione verso la banca digitale, quindi, è inarrestabile e porterà le banche a ripensare il loro business model: ecco perché bisogna affidarsi alle startup fintech».
I progetti con le startup
D’altronde, è proprio grazie a una startup fintech che CheBanca! negli scorsi mesi ha lanciato il suo open wallet WoW e all’orizzonte si preparano nuovi progetti con startupper innovativi, tra cui un progetto smart per pagare i parcheggi a Roma, un progetto nell’area dell’advisory digitale e un altro in ambito antifrode.
Perché scegliere una startup fintech?
Le motivazioni che hanno spinto CheBanca! a dar credito alle startup sono molteplici: time-to-market più veloce, tempi di produzione quindi più snelli, un approccio disruptive e, in particolare, la capacità di creare soluzioni customer-oriented.
Un e-book con tutte le nuove realtà
Infine, bisogna conoscere gli operatori del settore: da qui la creazione dell’Atlante del Fintech Italy, presentato in anteprima alla community. Un database sotto forma di e-book che riunisce tutte le principali startup italiane attive nel settore. L’Atlante è un open data, dove per ora sono presenti 78 realtà, che si andrà ad arricchire costantemente con le segnalazioni delle stesse startup e sarà scaricabile direttamente dal blog Smartmoney, Amazon e Apple.
