I soldi nel mondo dei bambini

E’ più importante l’uomo o il denaro? Per i bambini, fortunatamente, la risposta è l’uomo ed infatti, per gli adulti di domani, la felicità dipende dalla relazione e non dal reddito. 

Orizzonti TV soldi bambini

I soldi fanno la felicità? I bambini e il denaro in Italia

Questo e molto altro è quanto emerge dalla ricerca “I soldi fanno la felicità? I bambini e il denaro in Italia”, a cura della prof.ssa Emanuela Rinaldi e promossa da Orizzonti Tv, la prima web tv dedicata all’educazione finanziaria con il sostegno di Federlus (Federazione delle Banche di Credito Cooperativo di Lazio, Umbria e Sardegna), i cui risultati preliminari sono stati divulgato in questi giorni. Lo studio, realizzato grazie alla collaborazione di un team interdisciplinare di esperti dell’associazione FARECONOMIA, dell’Università degli Studi di Udine e della Cooperativa Sociale PANDORA Onlus, lascia ben sperare per il futuro. La ricerca ha infatti evidenziato che i bambini considerano importanti i valori come l’amicizia, l’affetto e la fiducia e, tra loro, sono già presenti le basi per nuove forme di economia che fanno leva proprio sugli asset della fiducia e della buona reputazione delle persone. Tutto questo assume maggiore rilevanza se si contestualizza nello scenario attuale italiano, dove i bambini vivono in un contesto sociale caratterizzato da un lato da incertezza economica e crisi occupazionale, e dall’altro da una forte pressione al consumo e richiami mediatici che spesso associano la felicità alla ricchezza e all’acquisto di beni e servizi. L’indagine ha coinvolto 1.300 alunni delle scuole primarie e ha analizzato l’atteggiamento verso il successo economico, le abitudini di scambio di denaro in famiglia, l’interesse verso l’economia degli studenti.

La “torta dell'economia"

Accanto alla ricerca sociologica, sono stati divulgati i risultati del progetto “Torta dell’Economia”, il primo percorso di educazione finanziaria in Italia dedicato al risparmio, al dono, alla progettualità e alla solidarietà, svolto con un gruppo di 30 classi di bambini di 8,9 e 10 anni durante l’anno scolastico 2016/17. Le risposte che i bambini hanno dato alle domande loro rivolte hanno mostrato una sensibilità e maturità da far invidia ai grandi. Così, ad esempio alla domanda “a come si diventa ricchi?” La risposta data dall'85% dei bambini coinvolti nella ricerca è “lavorando molto". Al secondo posto l’affermazione “risparmiando sempre” (68%), terza “sposando una persona ricca” (vero per il 55% dei bambini, falso per il 35%, mentre il 10% non sa cosa rispondere). Di fatto, “studiare a lungo” è un fattore che consente di diventare ricchi solo secondo il 51% dei bambini, valore di poco superiore al vincere alla lotteria (46%). Un'altra statistica su cui riflettere riguarda il concetto di povertà, che appare un concetto di comprensione più difficile per i bambini. Dall’indagine, si nota come i fattori più legati a questa condizione siano “il lavoro”, come attività che il singolo individuo fa poco (causa interna – il “lavorare poco”- specialmente per i maschi ), il risparmiare poco e sprecare i soldi (73%), ma anche per cause esterne come il licenziamento o se i ladri rubano in casa (51%). L’educazione finanziaria, di cui tanto si parla negli ultimi tempi, necessita di azioni concrete come questa che è riuscita a trasmettere ai bambini oltre che all’importanza del valore del denaro anche quello del dono e della solidarietà.