Il legame criteri ESG e redditività? Ecco le prove

Più sostenibilità, migliori performance in borsa. Per molti investitori è ormai assodato: le imprese attente ai criteri ESG sono premiate dal mercato. Banor SIM e il Polimi hanno voluto però dimostrarlo riprendendo un modello che arriva dagli USA.

Societe Generale investimento ESG

Un’analisi su oltre 600 titoli azionari …

Presentato al convegno “Come preservare il capitale in modo sostenibile, nel tempo”, lo studio ha fatto ricorso alle scoperte del professor George Serafeim della Harvard Business School, uno dei massimi esperti nell’ambito del social investing. La ricerca ha confrontato i rating ESG (Environment, Social, Governance) con le performance azionarie dell’indice Stoxx Europe 600, che include 600 titoli ad alta, media e bassa capitalizzazione di imprese con sede in 17 nazioni europee. E in particolare i dati sui prezzi di borsa, la performance operativa riportata nei bilanci e la rendicontazione non finanziaria relativa ai parametri ESG.

… che premia le aziende sostenibili

424 indicatori in totale, raccolti in 6 anni, dal 2012 al 2017, che hanno dimostrato come di fatto sono proprio le società con il più alto rating ESG quelle più efficienti nell’aumentare i volumi di fatturato, nel miglioramento della marginalità operativa e del dividend yield. Queste imprese si sono infatti distinte rispetto a tutte le altre con un rendimento maggiore, anche se in termini di volatilità non ci sono state grandi differenze.

«Come dimostra la ricerca – spiega Giancarlo Giudici della School of Management del Politecnico di Milano – integrare criteri di sostenibilità ambientale, sociale e di attenzione verso tutti gli stakeholder con i modelli tradizionali di analisi finanziaria value-based può dare vantaggi ai gestori e agli investitori. Sono sempre di più le imprese che investono nelle buone pratiche ESG, nella convinzione che questo possa rappresentare un vantaggio competitivo di medio-lungo termine».