A.I. in azienda? Una corsa a ostacoli

L’intelligenza artificiale piace ma le aziende non sono ancora pronte. Più di due terzi delle imprese riconosce l’impatto che l’A.I. avrà nei prossimi 5-10 anni. Tuttavia una su cinque si dichiara impreparata ad affrontare la sfida.

Intelligenza Artificiale

A.I: l’entusiasmo c’è …

SAS ha intervistato più di 100 aziende in tutta Europa per mettere nero su bianco questi risultati. L’entusiasmo c’è e si vede: i manager elencano diversi vantaggi connessi all’intelligenza artificiale. Per il 28% del campione al primo posto c’è la potenziale crescita del business, per il 16% la competitività sul mercato, mentre per il 15% c’è l’efficienza e per l’11% una migliore customer experience.

… ma mancano fiducia e competenze

Cosa frena allora la corsa all’A.I.? Per quasi la metà dei dirigenti è tutta una questione di fiducia. Prendiamo ad esempio gli advanced analytics: adottare soluzioni di questo tipo significa fidarsi dei numeri forniti da un algoritmo. Per il 20% del campione rimane poi il problema delle competenze: spesso manca un team di Data Scientist. Non è un caso se nei piani del 28% degli intervistati c’è l’obiettivo di assumere nuovi Data Scientist, mentre il 32% vuole rafforzare anche i team già esistenti. È chiaro però che le sole competenze non bastano se resta l’equazione “più A.I. uguale meno posti di lavoro”. Quello delle macchine che un giorno potrebbero sostituire gli umani infatti è un timore avvertito da oltre la metà dei dipendenti in azienda.

Un problema di informazione

Una paura in realtà spesso immotivata e ancora legata alla poca chiarezza sul tema. Interrogati sul primo ambito che salta in mente quando si nomina l’A.I, i manager pensano infatti alle self-driving car e alle connected car o agli assistenti vocali. Pochi sono informati anche sulle applicazioni in tema di decision making, customer care, supply chain o sanità.

Anche le infrastrutture non sono pronte

Se la scarsa informazione si somma poi con infrastrutture ancora poco evolute è evidente che per l’A.I. la strada è ancora lunga. Oggi poco meno di un quarto del campione ha una piattaforma adeguata, o pensa di doverla aggiornare, mentre tre aziende su dieci non hanno una tecnologia pronta a supportare l’intelligenza artificiale.