Société Générale rafforza l’offerta ESG. Arriva sul mercato italiano una obbligazione Positive Impact Finance per gli investitori retail, quotata dal 6 luglio sul segmento EuroMOT e nella lista dei green e social bond di Borsa Italiana.
Le caratteristiche del nuovo prodotto
Emessa per un importo complessivo di 50 milioni di dollari, l’obbligazione nei primi due anni distribuisce cedole fisse annuali pari all’1%, mentre a scadenza la cedola è legata all’andamento dell’indice azionario etico Finvex Ethical Efficient Europe 30 Price. L’indice è composto da 30 titoli azionari ribilanciati mensilmente sulla base di criteri etici e di sostenibilità definiti da Oekom Research: la società seleziona le migliori aziende tra 600 titoli delle società europee a grande capitalizzazione. Finvex applica poi anche filtri finanziari, ad esempio escludendo i titoli più volatili.
I rendimenti effettivi
L’investimento minimo è di 2mila dollari mentre le cedole sono al lordo dell’effetto fiscale. Il rendimento effettivo dell’investimento dipende poi, tra l’altro, dal prezzo di acquisto delle obbligazioni e, in caso di disinvestimento prima della data di scadenza, dal relativo prezzo di vendita. Pesa inoltre l’eventuale conversione in una valuta diversa dal dollaro. Société Générale manterrà nei propri bilanci, per tutto il periodo di validità delle obbligazioni, un ammontare di asset Positive Impact pari al 100% del valore nominale investito.
La collaborazione con Vigeo
Gli asset sono inoltre monitorati attraverso il processo di gestione del rischio ambientale e sociale del gruppo, che si aggiunge alla valutazione indipendente di Vigeo, società specializzata nella ricerca su tematiche ESG.
«Questa è la prima emissione di Société Générale con approccio Positive Impact Finance in offerta pubblica in Italia – commenta Vincenzo Saccente, Co-Head Public Distribution di Société Générale in Italia. Il mercato italiano è un terreno fertile per questo tipo di investimenti, considerato il crescente appetito da parte degli investitori per soluzioni d’investimento sostenibili. A testimoniarlo è stato anche l’interesse di diversi distributori».
