Una nuova Carige, il Gruppo si riorganizza

Valorizzare le potenzialità della rete al di fuori dei confini liguri di Banca Carige tramite la creazione di una nuova banca rete, Banca Carige Italia. E aumentare tutti i livelli di ratio patrimoniali di 250 bps con il raggiungimento entro il 2013 di un Tier 1 Ratio pari all’8%, superiore a quanto previsto da Basilea III.
Una nuova banca posseduta al 100% dall’attuale Banca Carige. Con 353 sportelli fuori Liguria e che opererà come banca rete. E’ Banca Carige Italia Spa, frutto del progetto di riorganizzazione del Gruppo Banca Carige in accordo alle iniziative del Piano strategico 2011-2014 e finalizzato a valorizzare le potenzialità della rete fuori Liguria di Banca Carige.

Banca Carige Italia, operativa dal gennaio del 2013, sarà totalmente posseduta da Banca Carige e le saranno conferiti i 353 sportelli della banca operanti al di fuori della Liguria, sia quelli aperti direttamente, sia quelli acquisiti nel corso del tempo da altri gruppi bancari. Al pari di altre banche del Gruppo, come Cassa di Risparmio di Savona, Cassa di Risparmio di Carrara, Banca del Monte di Lucca e Banca Cesare Ponti, anche Banca Carige Italia opererà secondo il modello di banca rete. L’obiettivo è accelerare nelle aree fuori Liguria la crescita delle masse intermediate e il numero di clienti, oltre a innovare il modello di servizio, facendo leva sull’integrazione della rete fisica di filiali con nuovi canali distributivi, in particolare tecnologici.

Banca Carige svolgerà il ruolo di capogruppo, assolvendo alle funzioni di indirizzo, coordinamento e controllo, e a quelle di servizio per l’intero gruppo, sia quello di banca commerciale e retail, focalizzata sulla Liguria, con l’obiettivo di preservare la leadership di mercato nella regione. Inoltre, la realizzazione del progetto porterà a una maggiore redditività annua a regime (2017) pari a oltre 50 milioni lordi (37 milioni netti) e a un incremento del patrimonio di vigilanza di circa 600 milioni, derivante dalla valorizzazione delle acquisizioni di sportelli effettuate nel corso degli anni.

Un incremento che influenzerà anche i coefficienti patrimoniali: si prevede, infatti, per il 31/12/2012 un innalzamento dei coefficienti di circa 250 bps, raggiungendo un Core Tier 1 Ratio pari a oltre il 9% e un livello di Common Equity Tier 1 Ratio intorno all’8%, superiore al minimo previsto dalle nuove norme di Basilea III. E’ previsto inoltre l’incremento dell’utile netto, che nel 2017 dovrebbe passare dagli attuali 188 milioni a circa 330 milioni, e un miglioramento del cost income dal 58,5% al 45%.