La business continuity, oltre la disponibilità del dato

Essere always on non basta. Per assicurare continuità al business, oltre a dati disponibili 24/7, serve anche ottimizzare in modo intelligente la gestione e l’analisi. E qui entrano in gioco soluzioni cloud evolute, AI e machine learning.

VeeamONForum 2018

Se il dato è iper-diffuso e iper-disponibile

Si tratta di quella che Veeam all’ultimo VeeamONForum ha definito la strategia dell’Hyper Availability. I dati originati quotidianamente da tutti i device in circolazione raddoppiano del resto ogni due anni: parliamo di un’”iper-crescita”. Inoltre sono continuamente condivisi e rimbalzati tra un canale e l’altro (mobile, web, cloud) e fra più dispositivi (smartphone, tablet, PC), come se fossero in “iper-espansione”. A complicare il quadro troviamo poi il GDPR e tutte le altre normative sulla sicurezza dei dati.

Monitorare il data center

Veeam propone una piattaforma di data management, l’Hyper-Availability Platform, che parte da avanzate funzionalità di backup e ripristino, ma anche da un ricco ecosistema di partnership per i servizi di storage, tramite la condivisione di API. L’obiettivo è offrire vantaggi a livello di availability, ma anche di efficienza e riduzione del rischio. Utilizzando soluzioni di questo genere in modalità SaaS e tramite strumenti di data analytics, la società può infatti accedere a dashboard e report relativi al cloud, spesso sistemi multi cloud pubblici e privati, per monitorare costantemente le informazioni sensibili in suo possesso.

Insegnare alla macchina a essere più umana

Un cervello digitale si occupa pertanto di gestire i dati, ma è in grado anche di imparare da questi: la sfida è rendere la macchina sempre più umana, insegnandole a estrarre informazioni dalle analisi svolte sui dati, utili per migliorare ulteriormente l’automazione dei processi e velocizzare i tempi. Dal machine learning si passa quindi al “machine teaching”, come è stato definito nel corso dell’evento.

L’esperienza di TIM all’insegna dell’hyper-availability

Come racconta Tommaso Bonaccorsi di Patti di TIM, l’azienda sta già sperimentando la piattaforma di Veeam per i progetti legati alla smart city, che richiedono una corretta gestione della rete su cui transitano i dati di tutti gli impianti connessi. Ma lo stesso discorso vale anche per i servizi di car e bike sharing e per la mobilità in generale, compreso il mondo delle vetture a guida autonoma. Centrale deve essere però l’attenzione per la sicurezza, a partire da nuovi sistemi anti malware.

Sky: formazione, oltre alla tecnologia

È così anche per Sky, come spiega il manager ospite dell’evento, che grazie alle soluzioni di backup e di data management targate Veeam, ha potuto snellire l’intero processo di archiviazione e di accesso alle informazioni. Un’operazione che non sarebbe stata possibile però senza investire allo stesso tempo sulla formazione del personale IT incaricato del data management e della content protection.

Un mix di partner per funzionalità always on

Alla base troviamo sempre la collaborazione con partner tecnologici come Cisco e HPE, ma anche con aziende più giovani. È il caso di Porta Solutions, che ha creato un chatbot per l’Industry 4.0 dove uomo e macchina possono comunicare via chat. Lo stile è quello di WhatsApp, illustra Maurizio Porta, CEO di Porta Solutions, ma i messaggi scambiati sono di tutt’altro genere: la macchina è in grado di informare gli addetti sul suo stato di salute e di consigliare, tramite un’analisi dei dati predittiva, interventi di manutenzione.