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Terzo settore: le cooperative si allontanano dalla P.A.

Il terzo settore sta prendendo le distanze dalla P.A.? Secondo il VI Osservatorio di UBI Banca sul comparto, la riposta è sì, ma non per tutte le realtà: le cooperative stanno evolvendo per essere più autonome, le associazioni restano legate al Pubblico.

Ubi banca osservatorio terzo settore

Cooperative e P.A.: sempre più lontane

Le cooperative sociali puntano ad affacciarsi sul mercato: vogliono raggiungere una propria autosufficienza economica e per questo si allontanano dalla Pubblica Amministrazione. Ci si aspetta infatti nel corso del 2017 un incremento per le entrate market, più precisamente un +1,6%, mentre i rapporti con la P.A. diventeranno sempre più instabili (-2,4% per la stabilità). In calo quindi tutte le entrate provenienti da contributi, convenzioni, donazioni e partnership con il settore pubblico.

Le associazioni restano dipendenti dal settore pubblico

Situazione opposta invece per le associazioni, e in particolare le organizzazioni di volontariato, che prevedono di mantenere rapporti stabili con la Pubblica Amministrazione e una crescita delle entrate relative all’attività con la P.A. (+11,4% rispetto alle cooperative sociali). La maggior parte delle associazioni intervistate infatti non ha intenzione di rafforzare i legami con il mercato, a eccezione delle attività sportive, che invece puntano a maggiori entrate dai privati.

Le cooperative chiedono più finanziamenti ...

Cooperative e associazioni hanno quindi due piani differenti. Inoltre, le prime richiedono maggiori finanziamenti alle banche: rispetto al 2015 le domande sono cresciute del 3,6%, in particolare per nuovi investimenti. Le cooperative si rivolgono alle banche anche per i servizi digitali, soprattutto per trovare nuovi strumenti dedicati alla raccolta fondi. Meno di due associazioni su dieci, invece, hanno avanzato delle richieste di prestito.

... ma resta centrale l’autofinanziamento

Se da un lato sono in crescita i contatti con le banche, almeno per le cooperative, dall’altro l’autofinanziamento resta la principale fonte di copertura per gli investimenti futuri. Vale per entrambe le tipologie di società: rappresenta il 40,9% delle entrate per le cooperative e il 35,9% per le associazioni.