Webranking 2015: UniCredit e Intesa in testa alla classifica

UniCredit, Intesa Sanpaolo e UBI Banca. Sono le tre banche sul podio per la trasparenza nella comunicazione digitale secondo lo studio Webranking condotto da Lundquist (leggi la notizia collegata) per il 2015 che ha sottoposto a uno stress test 11 istituti italiani e i loro siti corporate.

Webranking comprend

Solo il 27% delle banche supera il test

Considerando 50 punti su 100 come soglia per una buona comunicazione online, le tre premiate ottengono punteggi del 59,7 per UniCredit, del 53,1 per Intesa Sanpaolo e del 51,3 per UBI Banca. Seguono, distanti di due punti, Banca Generali (49,3) e Mediobanca (48,4), prima di Banca IFIS (39,8), Mediolanum (39) e Banca MPS (32,2). Sotto il punteggio minimo di 30 punti altre tre banche. Solo un istituto su quattro quindi supera il test (il 27% del totale), anche se in generale si è registrato un miglioramento della media rispetto all’anno scorso.

Governance e sostenibilità tra i punti deboli della comunicazione

A pesare sui punteggi delle banche è soprattutto la poca trasparenza nella governance e nella comunicazione dei rischi e del debito. Informazioni importanti per gli stakeholder, che investono negli istituti, ma anche per i consumatori, che necessitano di conoscere meglio come procedono le banche su questi temi. Anche la scarsa visibilità data alla propria strategia per la sostenibilità influisce negativamente sui risultati: solo sette banche tra le 11 considerate presentano un bilancio di sostenibilità, mentre poco meno della metà fornisce dati ambientali e sociali. Inoltre, le banche risultano restie a mostrare una presentazione completa dei propri settori di business sui siti corporate.

Stessi problemi per le banche europee

Gli stessi punti deboli per la comunicazione digitale si ritrovano anche in Europa. Anche in questo caso solo una società su quattro supera il test, con persino un leggero miglioramento rispetto al 2014 quando solo una su 5 era stata promossa. La danese Danske Bank (69,5 punti) arriva in prima posizione nella classifica, seguita dalla svedese Swedbank (63,4) e dall’austriaca Erste Group (60,5). Quest’ultima ottiene anche il titolo di best improver per aver migliorato di più il proprio punteggio (+15,2).